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"Heart of figures" di Keith Haring
Chi non conosce Beautiful, la celeberrima telenovela che da oltre 26 anni ci allieta con matrimoni, divorzi, inciuci e complotti? Nessuno, io temo.
Ebbene proprio ieri, la mia amica J mi ha portata a riflettere su un aspetto del poliamore che non avevo mai considerato: anche noi alla fin fine siamo un pochino... poliutiful!

Mi devo rassegnare all'evidenza: il poliamore può portare ad avviare molte relazioni. Non è sempre detto, certamente; io stessa conosco diverse persone che vivono relazioni poli con lo stesso partner - e nessuna new entry - da anni e anni. Ma è innegabile che essere aperti alla possibilità di avere più relazioni (e avere partner che hanno a loro volta altre relazioni) fornisce molte occasioni per incontrare gente nuova.
Ad esempio, me è capitato di fare amicizia con E e ritrovarmi a frequentare D, il suo compagno. Caso vuole che lui sia anche in relazione con J, che a sua volta si è frequentata un pochino con Fede, e - tanto per chiudere il cerchio - J è partner anche di E (la compagna di D, ricordate?). Quindi, riassumendo: io, J ed E condividiamo un partner in comune, D.
Ovviamente non abbiamo con lui lo stesso identico rapporto: ciascuna di noi si relaziona con D in maniera unica; ed è bello vedere come ciascuna di noi lo conosca sotto diversi aspetti e provi per lui affetto o attrazione per motivi differenti.
Questo è un aspetto che ieri, durante le nostre poli-chiacchiere radiofoniche, abbiamo cercato di approfondire. Ma devo ammettere che non è facile, quando lo si fa con un ospite (il ragazzo in questione) all'oscuro di tutto!
[Ecco, queste sono proprio le classiche cose che potrebbero portare D a chiedersi: è conveniente avere 3 frequentazioni amiche tra di loro?]
Ad ogni modo, su questa componente telenovelas non ci avevo mai ragionato. Perché, come dicevo, il poliamore PUO' agevolare tutto questo... ma mica è così scontato! La mia prima relazione poli, ad esempio, è stata una triade chiusa, fissa e stabile. Non era una scelta, ma di fatto andava così, dato che non c'era nessun altr* che interessasse a me o ai miei partner. Perciò all'epoca non ero proprio soggetta agli intrecci poliutiful. Quando ho incontrato altre persone che mi piacevano, la mia triade chiusa e stabile si è "aperta" a nuove relazioni, e la trama si è fatta intricata. 
Ma non ho mai visto tutto ciò come una pericolosa ragnatela in cui restare intrappolati. Anzi, ho sempre pensato che un sistema complesso di relazioni intime possa essere una grandiosa rete di salvataggio e supporto. Di ogni tipo: supporto amicale, affettivo, morale... dipende da cosa investe ciascuno di noi nei rapporti.
Ma mi chiedo: J ci ha azzeccato con questo termine di paragone? Possiamo davvero passare per dei pazzi emotivamente instabili come quelli di Beautiful? Qui non siamo mica in lotta per accaparrarci l'esclusività del sentimento! Non ci interessa convolare a nozze con il fratello del cognato della mia ex-partner ora sposata con mio padre... 
Nel mio piccolo circuito di affetto, ho notato che si vuole solo passare del tempo con le persone che ci piacciono e con cui stiamo bene. E ci sono tantissimi ostacoli in mezzo: la distanza, i soldi, il lavoro, il tempo che occorre a ciascuna relazione per vivere e crescere, ma anche quello che vogliamo dedicare "al gruppo" e allo stare tutti insieme.
Insomma, se ci ritroviamo a cena (come è successo ieri dopo la trasmissione radio), non ci inviamo mica sguardi di fuoco per braccare un partner e tenercelo per noi! Molto più semplicemente finiamo seduti vicini sul divano, e si chiacchiera e scherza tutti insieme con un'intimità che non sarebbe concepibile in nessun altro universo relazionale.
Forse, più che scambisti compulsivi e nevrotici come i personaggi di quella minchia di telenovela, sarebbe giusto paragonarci a... boh, dei divanetti componibili! Ma sì: siamo tanti pezzi carini e flessibili, ottimi da abbinare insieme, o anche collocati indipendentemente. Ci possiamo spostare, unire, dividere e ricollocare secondo necessità, perché (più o meno) tra noi stiamo sempre bene. E non c'è limite al numero di pezzi da aggiungere... finché in casa ci stanno. Ok, vista così mi piace di più! E poi il legame tra "poliamorosi" e "divani" è innegabile e indissolubile. 
Ad ogni cena tra amori&metamori si finisce sempre lì, proprio poco prima dei saluti, dove tutti a turno hanno qualcuno da abbracciare e baciare e a cui dire: non vedo l'ora di rivederti.




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