Se c'è una cosa che mi ha sempre affascinata, è la differenza tra sesso e genere.
Il sesso riguarda le differenze biologiche ed anatomiche tra maschio e femmina, il corredo cromosomico, la forma dell’apparato sessuale. Il genere invece è un processo di costruzione sociale e culturale, ed indica la rappresentazione, la definizione e l’incentivazione di quei comportamenti che danno vita allo status di uomo/donna. Il genere dunque è appreso, e comporta una serie di scelte. Alcune di queste scelte ci sembrano semplici e libere: le donne decidono quasi quotidianamente se indossare gonna o pantaloni, ad esempio. Altre decisioni neppure le prendiamo in considerazione, tanto diamo per scontato certe “regole”: anche se la legge non lo vieta, nessun uomo italiano si chiede “gonna o pantaloni oggi?”.
Riassumendo: io sono una donna, esattamente come quasi altri 4 miliardi di persone al mondo. Ma come scelgo di esprimere il mio essere donna è qualcosa di unico; un insieme dei miei bisogni, aspettative, rappresentazioni e ideali della femminilità, che mi sono costruita sulla base del mio carattere, della mia storia, della mia società, e delle persone con cui mi sono relazionata.
Perché questa premessa? Perché mi piace pensare che per le relazioni affettive sia lo stesso.
Il sesso riguarda le differenze biologiche ed anatomiche tra maschio e femmina, il corredo cromosomico, la forma dell’apparato sessuale. Il genere invece è un processo di costruzione sociale e culturale, ed indica la rappresentazione, la definizione e l’incentivazione di quei comportamenti che danno vita allo status di uomo/donna. Il genere dunque è appreso, e comporta una serie di scelte. Alcune di queste scelte ci sembrano semplici e libere: le donne decidono quasi quotidianamente se indossare gonna o pantaloni, ad esempio. Altre decisioni neppure le prendiamo in considerazione, tanto diamo per scontato certe “regole”: anche se la legge non lo vieta, nessun uomo italiano si chiede “gonna o pantaloni oggi?”.
Riassumendo: io sono una donna, esattamente come quasi altri 4 miliardi di persone al mondo. Ma come scelgo di esprimere il mio essere donna è qualcosa di unico; un insieme dei miei bisogni, aspettative, rappresentazioni e ideali della femminilità, che mi sono costruita sulla base del mio carattere, della mia storia, della mia società, e delle persone con cui mi sono relazionata.
Perché questa premessa? Perché mi piace pensare che per le relazioni affettive sia lo stesso.