La mia amica J mi ha detto di aver finalmente capito la differenza tra innamoramento e amore.
Sono due sentimenti ben diversi, e su questo non ci piove. Ma neppure io avevo ben chiaro cosa significasse l'uno e cosa l'altro, fenomenologicamente parlando.
Lei si è accorta di cosa sia l'amore con il suo amico omosessuale (anche lui un J, pardonne moi) con cui posso ben dire che condivida molto più che una semplice amicizia. Di lui ama tutto. Ma non nel modo imbecille con cui si ama quando siamo innamorati (avete in mente quando si tace sulle peggio cose, e poi dopo anni diciamo "ma come facevo a sopportare quell* lì"?)
Sono due sentimenti ben diversi, e su questo non ci piove. Ma neppure io avevo ben chiaro cosa significasse l'uno e cosa l'altro, fenomenologicamente parlando.
Lei si è accorta di cosa sia l'amore con il suo amico omosessuale (anche lui un J, pardonne moi) con cui posso ben dire che condivida molto più che una semplice amicizia. Di lui ama tutto. Ma non nel modo imbecille con cui si ama quando siamo innamorati (avete in mente quando si tace sulle peggio cose, e poi dopo anni diciamo "ma come facevo a sopportare quell* lì"?)
A J scatta una vera e propria empatia nei confronti dei lati "oscuri" del suo amato; non è che non li noti... ma li capisce così bene che non li identifica neppure come difetti: sono semplici caratteristiche personali, che in certi casi vanno anche a contribuire al fascino del suo J. Poi la bomba: mi dice che non crede di aver mai provato amore più puro e disinteressato, perché l'amore è a prescindere da te e da quello che si crea con l'altr*.
Sempre più incuriosita da questa sua illuminazione, la tartasso di domande.
E l'innamoramento? J ha ben chiaro anche quello, e mi dice che per lei è un vero e proprio atto di egoismo. Si è attratt* da qualcosa nell'altra persona che vorremo per noi, o che ci incuriosisce e vogliamo scoprire. A volte a farci innamorare è la nostra stessa ombra: ciò che non siamo e vorremmo essere, ciò che siamo stati, o ciò che non saremo mai. Di certo è qualcosa che ci manda in tilt, perché risponde a delle mancanze e delle ferite che vogliamo colmare più di ogni altra cosa.
Ci ho pensato parecchio, e ho cercato di capire che sentimenti ci fossero in gioco nelle mie relazioni presenti e passate. Ho realizzato che, in alcune storie, amore e innamoramento convivevano a braccetto; mentre in altre poteva esserci innamoramento senza amore, e altre ancora con amore senza innamoramento. Perché forse le relazioni non devono portare tutte alla stessa destinazione. Alcune si muovono su basi e sentimenti così diversi che è impossibile addirittura paragonarle! E vanno bene così come sono.
Adesso mi suona tutto più semplice... ma se ripenso a quanti problemi mi sono fatta in passato! A volte ho pensato: sono innamorata sì, ma mi rendo conto che non è "amore". Ma anche: ti amo... ma mi spiace, non sento quella passione che "dovrei" sentire... Solo ora mi rendo conto che sentivo mancanze, e attribuivo caratteristiche e aspettative, che non c'entravano nulla con quelle persone e quei rapporti. Sì, dopo la chiacchierata con J ho fatto decisamente pace con alcune mie relazioni. E invece che continuare a giudicarle sulla base di criteri assoluti, inculcati da cinema e romanzi harmony, ho deciso di chiarirmi su che sentimento poggiano. E poi vivermelo appieno, in tutto ciò che di positivo o costruttivo può darmi ciascun rapporto.
[tra parentesi: J&J stanno cercando di formare una famiglia e avere figl* insieme, e io sono certa che nessun bambino e bambina potrebbe avere fortuna più grande di avere due genitori che si amino così incondizionatamente. Questa per me è solo un'altra bella prova che le famiglie, le relazioni e gli amori, non sempre devono avere tutti le stesse basi e le stesse componenti in gioco]
Sempre più incuriosita da questa sua illuminazione, la tartasso di domande.
E l'innamoramento? J ha ben chiaro anche quello, e mi dice che per lei è un vero e proprio atto di egoismo. Si è attratt* da qualcosa nell'altra persona che vorremo per noi, o che ci incuriosisce e vogliamo scoprire. A volte a farci innamorare è la nostra stessa ombra: ciò che non siamo e vorremmo essere, ciò che siamo stati, o ciò che non saremo mai. Di certo è qualcosa che ci manda in tilt, perché risponde a delle mancanze e delle ferite che vogliamo colmare più di ogni altra cosa.
Ci ho pensato parecchio, e ho cercato di capire che sentimenti ci fossero in gioco nelle mie relazioni presenti e passate. Ho realizzato che, in alcune storie, amore e innamoramento convivevano a braccetto; mentre in altre poteva esserci innamoramento senza amore, e altre ancora con amore senza innamoramento. Perché forse le relazioni non devono portare tutte alla stessa destinazione. Alcune si muovono su basi e sentimenti così diversi che è impossibile addirittura paragonarle! E vanno bene così come sono.
Adesso mi suona tutto più semplice... ma se ripenso a quanti problemi mi sono fatta in passato! A volte ho pensato: sono innamorata sì, ma mi rendo conto che non è "amore". Ma anche: ti amo... ma mi spiace, non sento quella passione che "dovrei" sentire... Solo ora mi rendo conto che sentivo mancanze, e attribuivo caratteristiche e aspettative, che non c'entravano nulla con quelle persone e quei rapporti. Sì, dopo la chiacchierata con J ho fatto decisamente pace con alcune mie relazioni. E invece che continuare a giudicarle sulla base di criteri assoluti, inculcati da cinema e romanzi harmony, ho deciso di chiarirmi su che sentimento poggiano. E poi vivermelo appieno, in tutto ciò che di positivo o costruttivo può darmi ciascun rapporto.
[tra parentesi: J&J stanno cercando di formare una famiglia e avere figl* insieme, e io sono certa che nessun bambino e bambina potrebbe avere fortuna più grande di avere due genitori che si amino così incondizionatamente. Questa per me è solo un'altra bella prova che le famiglie, le relazioni e gli amori, non sempre devono avere tutti le stesse basi e le stesse componenti in gioco]